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Vincenzo Checchia spazientito circa l'incuria che regna al cimitero di Lucera

È stato il consigliere Vincenzo Checchia durante l'ultimo Consiglio Comunale del 28 giugno scorso il primo a intervenire nella fase delle interrogazioni per sollevarne una che aveva già fatto in altre circostanze. Tuttavia l'assessore al ramo Emanuela Gentile non c'era, così il consigliere l'ha indirizzata al sindaco Giuseppe Pitta, anche se non ha mancato di sollecitare l'intera maggioranza sulla questione che andava ad affrontare.

Avendo fatto, come egli stesso ha ricordato, l'assessore ai Servizi cimiteriali Checchia si è sentito a maggior ragione in dovere di tornare su un argomento noto a tutti, la situazione del cimitero. Più volte in passato il consigliere ha sollecitato il sindaco e l'assessore e ha parlato con qualche consigliere comunale, ma la situazione di degrado continua a persistere, dunque «non si può dire che il cimitero di Lucera sia pulito». Eppure quand'era assessore, incarico da lui mantenuto per otto mesi, Checchia indicò la direzione da seguire e due erano secondo lui le strade da intraprendere, una delle quali relativa al problema delle lampade votive, risolta dal primo cittadino e dal dott. Raffaele Cardillo: «Sappiamo bene che le lampade votive erano di gestione esterna, infatti c'era una società, la SAIE, che gestiva questo servizio, poi è terminato il contratto e quando facevo l'assessore mi sono reso conto che in realtà questo servizio poteva essere gestito tranquillamente dal nostro personale, nonostante non mancassero le perplessità legate a quest'ultimo: non ne avevamo molto a disposizione che potesse seguire la questione e il sindaco disse a Cardillo che era disponibile una dipendente, Anna Savino, che sta facendo un egregio lavoro e che ha preso praticamente a cuore tale problematica gestendola benissimo». Checchia ha poi approfittato per ricordare quale fosse il risultato della riscossione relativa alle lampade votive: «Noi incassiamo tra i 170.000 e i 180.000 euro all'anno contro i 45.000 euro che ci dava la SAIE, quando ce li dava, perché poi ho scoperto sempre quand'ero assessore che in realtà dal 2015 questa società non ci pagava». Peraltro all'epoca il Comune era in pieno dissesto, quindi 45.000 euro per cinque anni significavano circa 200.000 euro, che per l'Ente in quel momento erano oro colato. Tutto ciò derivava dal fatto che non si riusciva a fare la fattura quando la società chiedeva di poter pagare, ma «alla fine siamo riusciti a farla e so che la SAIE ha pagato».

Adesso invece il problema serio a dire del consigliere è che nel cimitero di Lucera ci sono due discariche e nessuno ha fatto nulla per risolvere il problema; inoltre era partita la costruzione del fossato e in seguito è stato tutto abbandonato. Non solo: ci sono soltanto sette loculi a disposizione, peraltro in quinta e sesta fila, da quello che è stato detto. Allora Checchia ha pregato Pitta di affrontare una buona volta seriamente la questione, infatti «non è più possibile sostenere questa situazione, anche perché per costruire un'altra edicola funeraria ci vuole del tempo, dal momento che bisogna fare un bando di gara, per cui passeranno ancora altri mesi, ecco perché mi piacerebbe che ci fosse un coinvolgimento della sua maggioranza». Il consigliere ha quindi chiesto al sindaco se si fosse avviato un iter burocratico in tal senso e l'altro ha informato di averne parlato più di una volta col dirigente, il quale «in maniera onesta» avrebbe chiarito che finché non si fosse strutturato l'ufficio Patrimonio non si sarebbe potuto occupare nessuno della questione, perché si tratta di procedure complesse che vanno seguite assieme alla struttura. Il sindaco ha comunque reso noto che erano riusciti ad assumere seppur a tempo determinato in convenzione un funzionario di Acquaviva delle Fonti, che aveva preso servizio qualche giorno prima ed era stato destinato proprio all'ufficio Patrimoni: egli stava effettuando a dire dello stesso Pitta una ricognizione di quelle ed altre situazioni completamente abbandonate dal momento che l'ufficio era sguarnito per assenza di personale. Il sindaco ha garantito che si tratta di un funzionario di grande esperienza in quanto da ormai tanti anni si occupa di enti locali.

Checchia ha però fatto notare, prendendo atto di quanto dichiarato dal primo cittadino, che il dirigente già sapeva da tempo dell'annoso problema, dunque l'amministrazione avrebbe dovuto intervenire molto prima.

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