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Lucera. Don Costanzo De Marco e le opere in restauro della Cattedrale

Nel contesto della conferenza stampa svoltasi lo scorso 7 aprile presso il Salone di Rappresentanza del Circolo Unione 1860 di Lucera circa alcune anticipazioni in vista della Festa Patronale vi è stato, oltre al momento dedicato agli artisti di grido che si esibiranno il 15, 16 e 17 agosto prossimi, quello artistico-religioso la cui relazione è stata rendicontata dal parrocco della Cattedrale di Lucera Don Costanzo De Marco che ha esordito sottolineando quanto l'anno in corso non sia soltanto quello della Cultura per Lucera e come l'importante investitura vada ad incontrarsi con l'anno del Giubileo. Il Duomo come luogo di identità dei lucerini e di quanti credono «che nella misericordia di Dio possano ricevere il dono della indulgenza».

Don Costanzo ha messo in risalto l'ìimpegno profuso nel recupero di alcune opere d'arte della Cattedrale, in parte finanziate da un bando «al quale abbiamo partecipato, in altri casi grazie alla generosità dei lucerini». Nel primo caso i lavori di restauro hanno interessato il fonte battesimale, la statua di San Raffaele, la disinfestazione dai tarli dell'intero coro ligneo nonché interventi di recupero dello stemma borbonico. Nel secondo caso sono stati restaurati tutti i portali del duomo che erano ormai ridotti all'osso e la pedana processionale di Santa Maria ridotta anch'essa molto male soprattutto a causa dell'umidità rilasciata di volta in volta dagli addobbi floreali posti ad adornare il simulacro di Santa Maria. Poi, ha approfittato per rivolgere un appello al presidente del Comitato Feste Francesco Finizio di contribuire in qualche modo se dal consuntivo «dovesse avanzare qualche spicciolo».

Da Santa Maria a San Rocco «che noi tutti ricordiamo il 16 agosto ma poco ce lo filiamo – ha detto Don Costanzoperché Santa Maria è Santa Maria e San Rocco passa sempre in secondo ordine». Il parroco della Cattedrale ha ricordato di aver lanciato l'idea di intervenire al più presto sulla statua seicentesca che il tempo ha ridotto male e ha riferito che «sono già state avviate iniziative di raccolta fondi e colgo qui l'occasione per dire grazie al Rotary che organizzando un concerto nel periodo natalizio ha permesso di raccogliere tremila Euro. Ne mancano duemila ma la Provvidenza è grande». Avrebbe voluto che il restauro della statua di San Rocco iniziasse prima della Festa Patronale di quest'anno, «ma la Soprintendenza soltanto due settimane fa ha rilasciato l'autorizzazione», ragion per cui non si era nei tempi soprattutto considerando che la disinfestazione dai tarli richiede minimo due mesi, «per cui la statua sarà portata in processione – peraltro non esce dal 1949 – e dopo le festività andrà al restauro. Un tassello – ha concluso Don Costanzoche si va ad aggiungere non solo alla cultura ma alla spiritualità della città che si ritrova nei giorni del Ferragosto a venerare Santa Maria e a ricordare San Rocco che insieme a San Francesco Antonio Fasani sono i co-patroni di Lucera».

Roberto Notarangelo

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