LUCERA – Per quanto riguardava il sesto punto affrontato durante l’ultima seduta di Consiglio Comunale dello scorso 21 dicembre 2023, “Modifiche al regolamento per la concessione delle dilazioni di pagamento delle entrate dell’Ente”, l’assessore al ramo Antonio Buonavitacola ha informato nel corso della sua relazione che si era deciso come amministrazione di modificare appunto quel regolamento e che, dopo che se ne era discusso in Commissione, si era stabilito in particolare di variare l’articolo 1 comma c) e l’articolo 5: prima era tutto a carico del Comune, mentre con quelle modifiche si dava mandato all’Agenzia di Riscossione di provvedere direttamente alla rateizzazione e alla dilazione solo, però, per quanto concerneva gli avvisi di accertamento coattivi, infatti quelli normali sarebbero rimasti a carico del Comune.
Il primo a intervenire sull’argomento è stato Giuseppe De Sabato, il quale ha voluto chiedere in particolar modo all’assessore se la rateizzazione avvenisse secondo le norme comunali o in base a quelle dell’Agenzia. A tale richiesta Buonavitacola ha risposto chiarendo che già in Commissione si era convenuto sul fatto che quel regolamento sarebbe dovuto essere rivisto per via della presenza al suo interno di parecchie lacune.
Il presidente Pietro Di Carlo ha confermato quanto detto dall’assessore, informando che si stavano valutando altre modifiche, tra le quali sarebbe potuta essere presa in considerazione anche quella basata sulla richiesta di De Sabato.
«Se ho capito bene – ha osservato invece Francesco Di Battista – si tratta di un regolamento che anche se dovesse essere approvato oggi in questo contesto, a breve dovrà comunque ritornare in aula per essere modificato». Di Battista ha chiesto conferma di ciò e Buonavitacola ha replicato che dopo aver controllato il regolamento vi erano in effetti delle criticità. Il consigliere ha dunque invitato l’assessore a spiegare quali fossero quelle criticità, ma il presidente l’ha interrotto facendogli notare che esse non potevano essere oggetto di discussione in quella seduta. Tuttavia l’inarrendevole consigliere ha spiegato che se fosse stato messo subito al corrente di quelle problematiche, forse in quel momento sarebbe stato già in grado di avanzare delle proposte di emendamento, pertanto ha nuovamente invitato l’assessore a descriverle almeno sommariamente in quella sede. «Ne parleremo nelle prossime Commissioni», ha però risposto Buonavitacola, mostrando in tal modo di non voler affatto affrontare la questione in quel momento.
È quindi intervenuto Davide Colucci, il quale, continuando probabilmente a mettere in risalto la sua vera vocazione (fare il maestro di scuola e mettere voti), ha dato nuovamente dei numeri piuttosto che avanzare proposte ed ha confessato di vedersi costretto ad abbassare il voto anche a Buonavitacola, attribuendogli così un bel 5, che però in seguito sarebbe sceso senza una ragione a 4.
Anche Fabrizio Abate, com’era immaginabile, ha voluto dire la sua sull’argomento: «In questo regolamento, a cui per onestà intellettuale abbiamo collaborato, ci sono nella rivisitazione di determinati articoli alcuni passaggi che vorrei mettere in evidenza». Abate ha voluto chiedere in particolare all’assessore e al dirigente del settore Economico-Finanziario, dott. Raffaele Cardillo, conforto su alcune considerazioni che aveva fatto leggendo quel regolamento. Al consigliere sembrava infatti di capire che vi fossero due livelli per chiedere istanza di rateizzazione: il primo, che rimaneva a carico dell’Ufficio comunale Tributi, e il secondo, che sarebbe stato invece demandato all’Agenzia delle Entrate e Riscossione. Spiegando meglio, Abate ha chiarito, sulla base dell’oggetto del regolamento, che per quanto riguardava gli avvisi di accertamento in alcune situazioni la dilazione sarebbe continuata a essere di competenza dell’Ufficio comunale, mentre la modalità differente si sarebbe applicata solo alla riscossione coattiva: in quest’ultimo caso la richiesta non sarebbe stata esaminata più dall’Ufficio Tributi del Comune di Lucera, ma sarebbe stata affidata all’Agenzia delle Entrate e Riscossione. Il punto però era a dire di Abate un altro: «Ora mi chiedo, dott. Cardillo: che cosa accadrebbe nell’ipotesi in cui uno dovesse sbagliare e anziché indirizzare l’istanza all’Agenzia così come previsto da questo regolamento la inviasse al Comune di Lucera?».
È allora intervenuto il sindaco Giuseppe Pitta, il quale ha tranquillizzato il consigliere spiegandogli che un Ente che avesse dovuto ricevere una domanda indirizzata ad altro Ente l’avrebbe girata, come si fa per consuetudine, a quello competente. Lo stesso Pitta ha poi voluto fare un plauso alla Commissione che aveva intrapreso il percorso ormai da diversi mesi e ha chiarito che con quelle modifiche al regolamento si sarebbe data la possibilità al contribuente di godere della possibilità di una dilazione più lunga e dunque normale, con settantadue rate, senza un aggravio importante di documentazione da fornire e quindi di giustificazioni contabili.
Il secondo aspetto che il sindaco ha inteso evidenziare era che sostenere, come faceva qualcuno, che il contribuente era automaticamente portato ad attendere la cartella esattoriale dell’Agenzia delle Entrate costituiva a suo parere un’inesattezza, in quanto ciò avrebbe portato con sé tutta una serie di sanzioni che avrebbero appesantito la posizione del contribuente, dunque «quella è una scelta che il contribuente può fare in piena autonomia, ma l’iter che oggi propone questo regolamento è sicuramente migliorativo sia dal punto di vista burocratico che delle possibilità di dilazione, ovvero da trentasei a settantadue rate», pertanto Pitta non ha potuto che ritenersi felice del lavoro svolto dalla Commissione Bilancio.
Si è quindi passati alle dichiarazioni di voto. Il primo a intervenire in questa fase è stato Fabrizio Abate, il quale ha ricordato di aver detto già in Commissione – punto di vista, questo, condiviso dallo stesso Antonio Buonavitacola – che sarebbe stato più opportuno attendere che arrivasse la cartella esattoriale dell’Agenzia delle Entrate. «Evidentemente – ha osservato il consigliere – l’assessore in seguito ha cambiato idea». In quel momento allora, «sia pur con dei passi avanti fatti», Abate ha ritenuto giusto, dal momento che la possibilità di lavorare a quelle istanze di dilazione sarebbe dovuta passare all’Agenzia, che fossero quindi applicabili le medesime condizioni da essa previste: solo a quelle condizioni il consigliere avrebbe potuto votare favorevolmente.
Anche Antonio Dell’Aquila ha fatto la sua dichiarazione di voto, in cui ha preannunciato il voto favorevole del PD. Allo stesso tempo però il consigliere ha voluto cogliere l’occasione per invitare a predisporre un regolamento che fosse finalizzato a essere il più possibile a favore del contribuente.
Il presidente ha invece ricordato, prima che si procedesse alla votazione, che la modifica che si stava per approvare riguardava esclusivamente il passaggio delle riscossioni coattive all’Agenzia delle Entrate e Riscossione, ragion per cui a esse si sarebbero applicate tutte le regole della stessa Agenzia. Subito dopo è intervenuto il Direttore di Ragioneria, il quale ha voluto fare solo un chiarimento, informando che le persone che stavano chiedendo la dilazione all’Agenzia l’avrebbero ottenuta in base alle regole stabilite da essa e quindi dal 1° gennaio del 2024.
L’accapo è stato dunque approvato, ma l’opposizione ha espresso voto contrario.
Greta Notarangelo