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L'emozione non ha voce. Il neo segretario del PD di Lucera Ivano Di Matto sì

Tra le notizie più importanti registrate durante lo svolgimento del congresso cittadino del Partito Democratico di Lucera – Circolo "G. Parracino" – tenutosi presso Palazzo D'Auria Secondo in Piazza Oberdan sabato scorso 4 aprile, oltre alla elezione per acclamazione di Ivano Di Matto a capo della segreteria del partito, è emersa quella dell'ingresso ufficiale nel PD della consigliera comunale Antonella Matera, eletta a ottobre del 2020 nella lista degli Agricoltori ed oggi appunto passata definitivamente nel Partito Democratico dove, con l'evento celebratosi, si è avuta l'impressione che l'elezione dell'avv. Di Matto una qualche svolta cominci ad esserci. Lo si è capito anche dall'ampia partecipazione all'appuntamento da parte di ogni forza politica di quasi tutti gli schieramenti da destra a sinistra.

Un'altro elemento di novità è stato l'annuncio da parte del consigliere Giuseppe De Sabato del passaggio del gruppo R-Innoviamo Lucera al Partito Liberal Democratico appena nato e di cui il gruppo di De Sabato è tra i fondatori a livello nazionale. Nel porgere anche i saluti del coordinatore provinciale Matteo Viggiani, De Sabato ha rinnovato comunque «la nostra disponibilità ad operarci nell'interesse superiore della nostra città», concetto ribadito nell'intervento che lo ha preceduto ed esternato dall'assessore al Bilancio nell'amministrazione del sindaco Giuseppe Piitta – presente al congresso – Antonio Buonavitacola, il quale ha ricordato di aver fatto presente al suo segretario provinciale, quello di Forza Italia, che a Lucera deve prevalere quel che è meglio per la città e la sua popolazione, lasciando le eventuali scelte di appartenenza partitica ai momenti regionali e nazionali.

Visita di cortesia anche per Fratelli d'Italia con il consigliere Francesco Di Battista che ha esordito affermando: «Quando il tuo avversario ha uno stato di salute politico buono, automaticamente devi star bene pure tu, cioè devi darti da fare perché stia bene anche tu. In questo modo chi ne trae beneficio è la città. Per questo rivolgo un sincero in bocca al lupo all'amico e collega avvocato Ivano Di Matto».

Fabrizio Abate, del gruppo "Per Lucera" che fa riferimento al consigliere regionale Antonio Tutolo, non deve aver preso bene la sottolineatura dell'ex sindaco Peppino Melillo sul «cambio di casacca di qualcuno» ma, pur mantenendo un approccio moderato quando ha ricordato i suoi trascorsi nel PD e il fatto che «questo partito è stato sempre il luogo del confronto e del dibattito», ha voluto poi togliersi il classico sassolino dalla scarpa nell'affermare di averci sempre messo la faccia, fino al momento in cui gli venne chiesto di candidarsi sindaco per il PD e gli altri alleati contro Pitta fino al ballottaggio, salvo poi essere lasciato solo constatando che il partito correva in soccorso dello stesso Pitta nel momento in cui questi venne sfiduciato da alcuni suoi consiglieri. Gli stessi, invero, che oggi pare stiano per ufficializzare il sostegno alla furura candidatura a sindaco di Abate alle prossime amministrative della primavera del 2026.

Mario Monaco si è detto sicuro che Ivano Di Matto farà bene. Spaziando poi sul fronte delle forze politiche, pur riconoscendo un ruolo di peso al civismo, ha rimarcato che «quando un partito fa un congresso e si rigenera o si ricostituisce, diventa importante non solo per una città e un territorio» ma per l'impegno che viene posto nell'affrontare discussioni su temi di carattere ed interesse nazionale.

L'ORGOGLIO DEL SEGRETARIO USCENTE GIANNETTA

Ernesto Maria Giannetta lascia la segreteria del PD di Lucera dopo otto anni: «Presi la guida del partito che usciva da una lunga fase di commissariamenti e di ripetuti contrasti interni, in un contesto molto complesso per la città che vedeva imperare e sopravanzare il civismo, un civismo che additava e metteva alla porta i partiti». Ha riconosciuto, il segretario uscente, che «forse ho fatto degli errori nel mio percorso, ma rivendico con orgoglio la scelta di far entrare il Partito Democratico in maggioranza a sostegno del sindaco Pitta, allorché con una congiura di palazzo, dopo soli sette mesi, si cercò di mettere prematuramente fine all'amministrazione. Penso – ha ribadito convinto – che l'atto politico più importante del mio segretariato sia stato quello di guardare all'interesse generale della popolazione di Lucera. Ciò ha compportato critiche e scissioni. Ma il PD, come è noto, è stato spesso usato come un autobus su cui si sale e dal quale si scende a prioprio piacimento e a seconda delle convenienze personali». Giannetta ha concluso il suo intervento con l'auspicio che «i partiti a Lucera si riprendano la centralità». E l'appello al sindaco uscente di Lucera: «Mi auguro che le future alleanze si facciano sui programmi e non sulle persone e che si vada a fondo dei problemi atavici di Lucera. Da parte mia, esco da segretario ma continuo ad essere a disposizione del partito e della comunità».

Il commissario Paolo D'Arienzo ha ringraziato Giannetta evidenziando che «questa volta la transizione tra vecchia e nuova dirigenza è stata indolore» poiché maturata in maniera armonica e non, «come spesso accade, in maniera traumatica».

IVANO DI MATTO EMOZIONATO MA DECISO «A TENERE INSIEME MERITI E BISOGNI»

Nel chiedere la fiducia il neo segretario del Circolo "G. Parracino" di Lucera ha esordito parlando di un PD diverso rispetto a quello che ha celebrato l'ultimo congresso e che si è presentato alle ultime elezioni comunali. Come Giannetta, ha condiviso come scelta giusta quella di essere entrati in maggioranza e ha dato atto di ciò al consigliere Antonio Dell'Aquila «che ha difeso pervicacemente tale scelta». Lasciato sul tavolo il microfono perché «tanto la mia voce si sente», seppur non riuscendo a celare una legittima emozione, ha proseguito: «È un congresso che celebra una svolta necessaria per rafforzare l'azione politica del partito». Ha elogiato, Di Matto, la sensibilità politica di Ernesto Maria Giannetta «il quale è felice perché il dato attuale è la celebrazione di una sorta di passaggio di consegne tra due socialisti alla guida del Partito Democratico». E a sorpresa ha chiesto di eleggere Giannetta presidente dell'assembloea degli iscritti.

L'IDEA POLITICA E LE NOVITÀ

Ivano Di Matto ha un'idea della politica che tenga insieme tutte le culture riformiste: quella cattolico-democratica, quella socialista e quella migliorista che proviene dall'universo PCI. «Dobbiamo raccogliere tutta la sinistra lucerina e guardare come modello a una coalizione che da vent'anni ben governa la Regione Puglia, perché il centrosinistra è lì dov'è il PD, altrimenti senza il PD centrosinistra non è».

Tenere insieme i meriti ed i bisogni ed essere attrattivi per i talenti. Teorema che deve trovare realizzazione perché «il partito si è rinnovato ed è dimostrato anche dalle tante nuove adesioni». E qui ha annunciato l'ingresso nel PD della consigliera comunale Antonella Matera, permettendo al PD di avere un gruppo consiliare più solido. Per questo «dobbiamo tenere presente che più forte è il PD, più forte è Lucera». E perché Lucera sia più forte deve mettere da parte, a dire di Di Matto, le polemiche generatesi intorno a Lucera Capitale della Cultura: «Non è questo il momento di polemizzare – ha detto – ma è il momento di fare tutti il massimo sforzo per far raggiungere alla città il miglior risultato possibile».

PIANO SOCIALE DI ZONA, PUG CON I 13 ETTARI, IL LASTARIA E IL TRIBUNALE

Il PD per sua mnatura deve dedicare al Piano Sociale di Zona un'attenzione particolare, per questo «non dobbiamo mai vanificare le necessità non solo di Lucera ma anche dei Monti Dauni e dei piccoli comuni ai quali siamo molto legati» da un rapporto geo-politico se non di iscritti al Partito Democratico.

Riguardo al PUG ha focalizzato l'attenzione su un argomento dimenticato ormai da tutti: «La destinazione d'uso dei 13 ettari su via Biccari è una scelta che ormai è sotto gli occhi di tutti essersi rivalata un'autentico fallimento. E allora si dovrebbe cominciare a pensare ad un uso diverso, penso al centro storico di Lucera ed ai suoi numerosi problemi. Per questo non vorrei che avviata a possibile soluzione il caso Sant'Anna ci dovessimo trovare di fronte ad altre situaziooni simili».

Sulla vicenda del sempre più ridimensionato ex ospedale civico Francesco Lastaria, Di Matto non poteva dire altro se non che «dobbiamo pensare alle esigenze degli utenti del territorio e degli operatori sanitari».

Infine il tribunale: «Se si fosse fatta una più attenta manutenzione straordinaria da parte del Ministero di Giustizia, oggi avremmo tratto un vantaggio maggiore». Di certo rispetto ai tempi e alle speranze di vederlo restituito alla città e al suo circondario.

Dal 4 aprile nel PD di Lucera è iniziata l'era Di Matto. Chissà cosa direbbe suo padre Carlo? Sarebbe sicuramente un fiero socialista, lo stesso che spesso in gioventù portava suo figlio Ivano per congressi, assemblee e comizi.

Roberto Notarangelo

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