Per quanto riguardava la vicenda del Sant’Anna il consigliere di minoranza Fabrizio Abate ha messo in risalto durante la fase delle interrogazioni del Consiglio Comunale dello scorso 29 novembre qualche particolare, in primis il fatto che l’acquirente è una società a responsabilità limitata. Inoltre Abate si era preso la briga di andare a fare una visura camerale ed era venuto a conoscenza del fatto che tale società è di tipo unipersonale. Dopo aver chiuso quella parentesi il consigliere ha fatto notare alcuni aspetti rilevanti, fra i quali la questione della creditoria del Comune fino all’anno 2022.
La cosa che a suo modo di vedere destava meraviglia era che ad oggi si era iscritto ipoteca per soli 13.000 euro: «Sono poi andato ad analizzare i tributi, gli atti e gli anni a cui si fa riferimento circa questa creditoria e vedo che gli anni 2004, 2005 e 2006 sono quelli per cui è stata iscritta l’ipoteca, ma vorrei sollecitare l’assessore Antonio Buonavitacola a passare dagli uffici per capire perché quest’ipoteca sia stata iscritta solo per 13.000 e non per 45.000 euro, come ritengo giusto personalmente».
Un’altra cosa verificata da Abate era che dal 2006 si passava direttamente al 2009, quindi sembrava che dalla scheda mancassero due annualità di COSAP, gli anni 2007 e 2008, così come mancavano le annualità dal 2004 al 2013 dell’IMU, che prima si chiamava ICI: «Qui non vedo che sono stati emessi avvisi d’accertamento, quindi, assessore, le chiedo di verificare anche ciò».
Il consigliere ha altresì chiesto spiegazioni circa il fatto, riportato anche per iscritto, che pendeva un ricorso dinanzi al giudice ordinario riguardante le ingiunzioni fatte dall’anno 2009 al 2014, ricorso presentato nel 2015: «Qualcuno è a conoscenza di quale sia lo stato di questo ricorso?».
L’ultima cosa che Abate ha voluto chiedere all’assessore era perché fino a quel momento a quell’ipoteca non fosse mai seguito il pignoramento immobiliare, che avrebbe invece bloccato verosimilmente la trasferibilità dell’immobile.
Buonavitacola ha ammesso di non avere a disposizione dati certi e che per tale ragione si sarebbe informato presso gli uffici.