Due sono state le interrogazioni sollevate da Antonella Matera durante il Consiglio Comunale dello scorso 14 settembre.
La prima riguardava l’argomento del vecchio parco giochi: «Non sfuggono a chi frequenta la villa comunale le condizioni pietose in cui versa quest’area sulla quale si sono avvicendati nel corso del tempo e delle amministrazioni tanti progetti anche futuristici sulla sua riqualificazione ma che di fatto oggi è praticamente abbandonata a sé, infatti vi si trovano rifiuti di ogni genere e vi sono giochi divelti, tanto da non renderla fruibile da parte delle famiglie». Una situazione, dunque, che «grida vendetta», a tal punto da far sorgere spontanea una domanda alla consigliera: «Chi sostanzialmente gestisce quest’area?». Intanto Matera ha chiesto all’amministrazione di prendersene cura e di chiarire inoltre se vi fossero in cantiere dei finanziamenti a cui attingere per la sua riqualificazione.
L’altra interrogazione concerneva invece la questione del Circo Togni, che nei giorni precedenti era diventata a dire dell’interrogante un vero e proprio scandalo cittadino. Matera tuttavia non si è voluta addentrare nella polemica relativa alla vicenda dell’autorizzazione in quanto secondo lei già se ne era ampiamente parlato nei giorni precedenti, ma il problema principale a suo modo di vedere concerneva il fatto che in una città come quella di Lucera, con tanta disponibilità di superficie di allocazione, si intendesse collocare il circo proprio davanti al castello: «Non si può invece individuare un’area deputata a ospitare stabilmente questo tipo di spettacoli?».
In seguito Matera ha approfittato per fare un’ultima domanda, per la quale però ha chiesto risposta scritta all’assessore Antonio Buonavitacola, rivolta anche al sindaco: «È possibile avere per iscritto un resoconto preciso sullo stato della procedura in mano all’OSL?».
Quello che sembrava strano a Giuseppe Pitta era che una questione del genere assurgesse a interesse cittadino e arrivasse addirittura in Consiglio Comunale, quindi al primo cittadino è corso l’obbligo di spiegare quale fosse l’iter seguente a una simile allocazione: «Il circo fa una richiesta di poter installare nella nostra città questo spettacolo itinerante e lo fa tramite la piattaforma “Impresa in un giorno”, ma a lasciarmi perplesso è stato il fatto che l’allocazione del circo non veniva individuata nella zona ex Cisapi così come previsto dalla delibera di Giunta del 2013 (amministrazione Dotoli), senonché ho ricordato tale delibera e mi è stato detto che si trattava di un’area privata e che dunque lì si sarebbe potuto fare, quindi me ne sono disinteressato perché lungi da me entrare nel merito di un procedimento autorizzativo che non mi compete». Pitta si è preso allora la briga di verificare al protocollo tramite l’assessore al ramo e il responsabile dell’Ufficio di Gabinetto se fosse giunto qualcuno per chiedere informazioni, ma non vi sarebbe stata alcuna richiesta di spettacoli del genere.
Rispetto al parco invece l’idea del sindaco è che quell’area va ripensata e riassegnata mediante un bando pubblico: «Oggi abbiamo difficoltà ad aprirlo, figuriamoci a curare aree non previste nei contratti, per questo sono in contatto coi tecnici della pubblica illuminazione, i quali stanno terminando l’installazione della videosorveglianza, e stiamo cercando anche di dare alle Forze dell’Ordine l’accesso da remoto alla visualizzazione di tutte le telecamere cittadine». Tuttavia, la preoccupazione di Matera è che se nel frattempo non si dà una risistemazione al parco si rischia di doverlo chiudere in quanto non è in condizioni di poter essere utilizzato.
Una vicenda, questa del parco, che riporta a galla un vecchio tema a suo tempo sollevato dall’allora consigliere comunale Giuseppe Bizzarri il quale denunciò il fatto che, oltre alla gestione dell’area attigua al parco, dal 2012 era scaduto l’affidamento del chiosco che insiste in quel luogo senza che il comune si fosse preoccupato di emanare un nuovo bando e che, sempre secondo quanto fu evidenziato all’epoca da Bizzarri, farebbe entrare nelle casse dell’ente la cospicua somma di… UNA MISERIA ALL’ANNO!
Probabilmente andava ricordato anche questo nell’interrogazione.
Greta Notarangelo